L’Erasmus delle startup promosso a New York


Le startup italiane crescono a NewYork. Migliora la loro qualità: idee, business plan, atteggiamento. Lo dimostra l’esperienza delle sette startup che da luglio si stanno “allenando” all’ERA, Entrepreneurs Roundtable Accelerator di New York. Partecipano al Global Startup Program, creato mesi fa dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano e dall’agenzia Italtrade:  il sottosegretario Michele Geraci, presentandolo qui a New York, l’aveva chiamato l’ “Erasmus delle startup”. E stanno facendo fare “bella figura” all’Italia. Lo si e’ visto alla loro presentazione, il 17 settembre al Consolato italiano.

Very interesting talk yesterday night at the Italian Consulate presenting the 7 selected Italian start- ups by Italian…

Posted by Grazia Lecca on Wednesday, September 18, 2019

   Le loro idee sono davvero innovative e chi ci lavora sta assorbendo come spugne gli insegnamenti che offre la tech community newyorkese, ha detto Iynna Halilou, la Global Program Manager di ERA che li sta seguendo e che ha curato programmi simili con molti altri Paesi, quindi può fare confronti. “Gli italiani sono particolarmente brillanti e creativi”, ha sottolineato.

   “Il problema delle startup italiane e’ che non pensano abbastanza in grande – ha osservato Jeffrey Libshutz, Co-Vice Chairman della telecom italiana Linkem e suo investitore con la società di private equity ArmaVir -. Sono abituate al mercato italiano, scarso di fondi di venture capital. Ma quando vengono qui devono  puntare in alto: gli investitori americani sono disposti a rischiare importanti cifre se credono nelle potenzialità di un’idea di business”.

    L’ecosistema delle startup tecnologiche di New York e l’intera città sono molto accoglienti, ha raccontato Valentina Corbetta, italiana venuta a NYC nel 2014 e ora affermata imprenditrice digitale con la sua agenzia di comunicazione C.R.E.W. Collective, nonché mentore di altri giovani con la piattaforma www.micromentor.org/business-mentor-ny . “L’ambiente e’ cosi’ eccitante e pieno di stimoli che un mio problema all’inizio era la paura di perdermi gli eventi importanti”, ha detto Valentina.

   Le sette startup sono: Avatr (intelligenza artificiale), Caracol (stampa 3D e robotica), Criptalia (investimento e crowdlending con blockchain), Cydera (assistenza sanitaria), Doralia (e-commerce di gioielli), Plus Biomedicals (apparecchi sanitari) e GardenStuff (giardinaggio con IOT, Internet of Things).


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